Per la prima volta da quando il virus della peste suina africana è stato identificato, circa un secolo fa (nel 1921) appunto in Africa, un Paese, il Vietnam, approva due vaccini e inizia una campagna di immunizzazione di massa per animali che, per l’economia locale, sono cruciali. Da anni la malattia colpisce duramente il mercato globale delle carni suine (che vale circa 250 miliardi di dollari). Il virus è stato isolato in 50 Paesi e dal 2021 a oggi è stato responsabile della perdita di 1,3 milioni di capi.
I vaccini vietnamiti sono due. Il primo, chiamato NAVET-ASFVAC (nato dalla collaborazione tra l’azienda vietnamita Navetco e dallo Usda, il Dipartimento statunitense dell’Agricoltura), è basato su virus vivi attenuati ed è stato oggetto di un approfondito studio sulla sicurezza.
Il secondo, chiamato AVAC ASF LIVE, è stato sviluppato sempre in collaborazione con ricercatori dello Usda, questa volta da un’azienda chiamata Avac. Anche in questo caso, il principio è quello dei virus vivi attenuati e la somministrazione è stata anche più estesa rispetto a quella di NAVET-ASFVAC, ma i dati non sono stati ancora resi noti.