Scrivi 21 volte “l’intelligenza artificiale nell’istruzione è un problema pubblico”
«Questi 21 argomenti contro l’intelligenza artificiale nell’istruzione dimostrano come l’intelligenza artificiale non possa essere considerata inevitabile, benefica o trasformativa in alcun modo diretto.»
Grazie a @Shamar per la segnalazione
https://codeactsineducation.wordpress.com/2024/02/22/ai-in-education-is-a-public-problem/
Sono pienamente d’accordo, ed è un problema enorme. Il modo in cui questo software viene utilizzato è una cosa, un’altra cosa è chi crea questo software. Facebook, Google, Apple, Microsoft sono anche gli unici fornitori nelle istituzioni educative.
A mio modesto parere, l’uso dei media moderni nelle scuole dovrebbe essere personalizzato in base alle esigenze e ai bisogni dei bambini, ma con altri software liberi, non con ‘big tech’. Sembra che ciò richieda innanzitutto la sensibilizzazione dei genitori e degli insegnanti.
@ailiphilia @informapirata penso che sia difficile e sbagliato fare generalizzazioni nel mondo della scuola perché c’è una variabilità enorme fra i vari insegnanti anche all’interno di uno stesso istituto, figuriamoci fra scuole primarie, secondarie etc.
Inoltre se si vuole che la scuola gestisca certe tematiche - e non sarebbe sbagliato - va ripensata ed aiutata, cosa che le istituzioni i in primis si guardano bene dal fare.
@cgbencini la scuola va ripensata e aiutata, sono d’accordo. Il problema è che sarebbe utile stabilire “da chi” dovrebbe essere ripensata e “da chi” dovrebbe essere aiutata, perché è evidente che a seconda di chi va a occupare quel complemento di agente, metodi, finalità ed esiti potranno essere molto diversi…
@ailiphilia
@informapirata @ailiphilia infatti le ultime riforme - vedi Gelmini per esempio - lasciavano molto a desiderare (per usare un eufemismo).
Quello che intendo è che fino a che continueremo a considerare la scuola come parcheggio per i figlioli o ammartizzatore sociale, come di fatto è adesso, non andremo molto lontano 🤷♂️
Ci vogliono risorse economiche e culturali => edifici adatti, insegnanti preparati e opportunità mirate sulle esigenza specifiche dei ragazzi.
Ma questa è fantascienza